Vuelta a España 2019, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2019.
TOP
Tadej Pogaçar (UAE Team Emirates): Il giovanissimo corridore sloveno continua a stupire con una prestazione di grande spessore in una impegnativa salita come Los Machucos. Inizialmente si limita a seguire, poi comprende di averne più degli altri e non esita a testarne la reazione, fino a quando capisce di poter fare la differenza e se ne va con un ritmo irresistibile per quasi tutti i rivali. Alla sua ruota resta così solo la Maglia Rossa, con il quale stringe un patto di non belligeranza visto quello che oggi era l’interesse comune. Ma dalle prossime salite ne diventa a pieno titolo un rivale e dovrà provare anche lui ad attaccare il connazionale.
Primoz Roglic (Jumbo-Visma): Oggi doveva difendersi, ma la Maglia Rossa fa molto di più, staccando per la prima volta in salita tutti i rivali. Un colpo durissimo per tutti gli avversari che speravano oggi di poter iniziare una rimonta. Il suo vantaggio ora è superiore ai due minuti e superarlo a questo punto sembra davvero improbabile, anche se di salite non ne mancano poche. Ma con questa forma sembra anzi in grado di poter nuovamente attaccarli tutti alle prossime salite.
Pierre Latour (Ag2r La Mondiale): Terzo di tappa, il francese si arrende solo ai due dominatori del giorno, riuscendo invece a resistere, seppur di un soffio agli altri uomini di classifica. Su una salita non proprio adattissima alle sue caratteristiche, l’ex campione nazionale a cronometro impone il suo ritmo ai compagni di avventura, fino a staccarli di potenza uno ad uno. Rilancia e stringe i denti come può sulle proibitive pendenze dell’erta conclusiva fino ad essere ripreso all’ultimo chilometro. Non poteva fare di piu.
FLOP
Miguel Angel Lopez (Astana): I compagni gestiscono e preparano al meglio il terreno per un suo attacco, ma quando è il momento di entrare in azione il capitano tentenna. Sono così altri a muoversi, fino a quando il suo attendismo non si trasforma in difficoltà e il giovane colombiano è costretto a retrocedere, correndo sulla difensiva nelle dure rampe finali che invece dovevano lanciarlo. Sul traguardo perde così un minuto dal vincitore, che gli soffia Maglia Bianca e podio. Sono vicinissimi, ma l’inerzia al momento è tutta per il rivale.
Nairo Quintana (Movistar): Tenta uno scatto, ma si capisce rapidamente che non è una delle sue giornate migliori. Ha il merito di averci provato, così come è bravo a non esplodere una volta ripreso, gestendo le energie per poi rientrare sugli altri inseguitori, contenendo tutto sommato il ritardo. Appare tuttavia evidente come la condizione per vincere questa Vuelta non ci sia, con il podio che a questo punto rischia di essere anch’esso difficile.
Alejandro Valverde (Movistar): Non è la tappa ideale per lui, che cerca di difendersi come può, gestendo al meglio le proprie energie. Alla fine perde tuttavia quasi trenta secondi, vedendo il distacco salire ora oltre i due minuti. Un margine che difficilmente sembra in grado di poter recuperare visto che appare improbabile possa riuscire in un attacco da lontano per ribaltare la situazione. Tutto sommato è comunque ancora la carta migliore da giocarsi per provare a contrastare gli sloveni.
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Don Aleandro dice che Roglic è il più in forma, ma in questa tappa è mancata la strategia della Movistar per stancare Roglic e compagni. Lo stesso dicasi dell’incomprensibile azione dell’Astana. Per batter Roglic bisogna attaccarlo e non stare a ruota. Quanto a Pogacar tanto di cappello, ma mi sembra che gli scalatori puri gli preparino sempre la volata finale. Adesso aspettiamo le due tappe di domenica e lunedì e vedremo cosa sono capaci di fare gli avversari di Roglic.